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Cosa vedere a Pergamo in Turchia
Sei in Turchia a Pergamo ? Ecco cosa vedere a Pergamo in Turchia, dopo aver consultato la mappa del Sito Archeologico di Pergamo, vediamo dunque cosa vedere in questa incredibile attrazione storica della Turchia.
La visita si concentra essenzialmente nell’Acropoli, che all’epoca rivaleggiava con quella di Atene. Da qui potrete dunque visitare i resti dei principali edifici del potere dell’antica Pergamo.
Infine, la città mediana conserva alcuni templi e i resti degli edifici civili, mentre a ovest rispetto alla città moderna si ergeva il ricco Asklepieion, uno dei primi ospedali della storia.
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La straordinaria storia di Pergamo è conosciuta in tutto il mondo grazie a personaggi leggendari che hanno fatto di questa città una delle più ricche del mondo antico.
Le sue origini si attestano infatti attorno al III secolo a.C., in piena età ellenistica. In questo periodo nacque il Regno di Pergamo, considerato uno dei più potenti dell’intero ellenismo.
Successivamente, la città venne ceduta al controllo di Roma che ne fece uno dei principali centri della Provincia dell’Asia Minore.
Ma con la caduta dell’Impero Romano, Pergamo perse la sua importanza e venne presto abbandonata prima dai Bizantini e successivamente dagli Ottomani.
Fondazione del Regno di Pergamo
L’area in cui si sviluppò l’antica Pergamo era già abitata in età arcaica. Tuttavia, sappiamo che la città vera e propria venne fondata solamente nel III secolo a.C. da Lisimaco, un luogotenente di Alessandro Magno.
Infatti, il conquistatore transitò da qui durante la sua campagna militare verso oriente, lasciando in eredità un ricchissimo bottino di guerra.
Ma a fare concorrenza alla neonata Pergamo era il potentissimo Impero Seleucide, che si sviluppava nel cuore dell’Anatolia fino a lambire i confini della Costa Egea.
Partendo dallo straordinario tesoro portato da Alessandro Magno, venne quindi fondato il Regno di Pergamo, divenendo presto il più potente di tutta l’Asia Minore.
In particolare, sotto la guida di Eumene II la città raggiunse livelli di ricchezza assoluta e diventò un centro culturale di prim’ordine, in grado di rivaleggiare con città come Alessandria d’Egitto e Antiochia.
Pergamo ospitava infatti una biblioteca con oltre 200.000 volumi e un’architettura all’avanguardia grazie agli influssi che arrivavano da oriente, portati dalle conquiste di Alessandro Magno.
Cosa vedere a Pergamo
Il sito archeologico di Pergamo si concentra essenzialmente sull’antica Acropoli. Questo è infatti il luogo della fondazione della città, dove venne custodito il tesoro consegnato da Alessandro Magno.
Su questa spettacolare altura, che domina il lago da una parte e la pianura dall’altra, si concentrava la vita politica e religiosa di Pergamo.
Partendo dall’ingresso del sito archeologico, vediamo dunque i principali monumenti dell’Acropoli di Pergamo!
Tempio di Atena
Una volta varcato l’ingresso, l’antica Via Sacra conduce al Tempio di Atena. Collocato su una terrazza panoramica, il tempio era collegato con l’Altare di Zeus. Oggi purtroppo non rimane molto di questo edificio, ma è ancora possibile vederne il perimetro e i basamenti delle colonne.
Infatti, sul fronte era costituito da sei colonne di ordine dorico. Al suo interno era custodito il famoso tesoro di Attalo I, che venne saccheggiato assieme al tempio stesso.
Tempio di Traiano
Sul lato occidentale sorge invece il Tempio di Traiano, il monumento meglio conservato dell’Acropoli. La sua costruzione iniziò sotto l’Imperatore Adriano, ma si concluse solamente sotto Traiano.
Ad ogni modo, questo tempio corinzio era formato da sei colonne sul lato corto e dieci su quello lungo.
Oggi potrete ancora ammirare parti dello splendido fregio decorato, mentre la vista dei suoi resti incastonati nel paesaggio circostante è da mozzare il fiato.
Altare di Zeus
Il più bel monumento di Pergamo era l’Altare di Zeus, che dai suoi 330 metri d’altezza dominava l’intera vallata e la città mediana. Infatti, questo imponente edificio era visibile anche a chilometri di distanza e testimoniava tutta la potenza di Pergamo.
Venne fatto edificare da Eumene II per celebrare la vittoria sui Galati e vi si accedeva tramite un’enorme scalinata monumentale.
Interamente costruito in marmo dell’Asia Minore, presentava uno splendido fregio con decorazioni di altissimo livello artistico. In effetti l’Altare di Zeus è considerato uno dei più grandi capolavori dell’arte ellenistica, ma oggi le parti del tempio sono conservate presso il Museo di Pergamo a Berlino.
Agorà Superiore
Di fianco all’Altare di Zeus, ma ad un piano più in basso si estendeva l’Agorà Superiore.
Si trattava di un grande spiazzo terrazzato e contornato da portici, al cui centro sorgeva un piccolo tempietto dedicato a Zeus.
Si presume che qui si svolgesse la vita politica nell’Acropoli di Pergamo, da cui oggi si ammira uno splendido panorama sulla valle sottostante.
Teatro di Dionisio
Infine, la struttura più spettacolare che possiamo ammirare oggi è senza dubbio il Teatro di Dionisio.
Si tratta infatti di uno dei simboli di Pergamo e della Turchia, oltre che del teatro antico più ripido al mondo. Di fatto, collegava l’Acropoli con la città mediana e poteva ospitare oltre 10.000 spettatori.
Di fronte, dietro la scena, si estendeva dunque una lunga stoà che conduceva ad un tempio dedicato a Dionisio.
Oggi, ammirare queste ripide scalinate nel contesto in cui si inseriscono è una delle emozioni più forti che si possono provare in Turchia.
Città Mediana
Dopo aver visitato l’Acropoli di Pergamo, vediamo dunque cosa vedere nella città mediana. Infatti, nonostante gli scavi in questa zona siano ancora in corso e i resti siano piuttosto scarsi, è comunque possibile accedervi scendendo le ripide scalinate del teatro.
Come abbiamo detto, qui sorgevano le abitazioni civili degli abitanti di Pergamo, oltre che alcuni edifici religiosi.
Tempio di Dionisio
Dietro le scene dell’antico teatro, si ergeva il Tempio di Dionisio. Non è un caso che si trovasse proprio qui, in quanto questa divinità viene spesso associata alle origini del teatro.
Il tempio venne costruito nel 20 a.C. e ricostruito in marmo sotto Caracalla intorno al 210 d.C.
Da qui si diramava una lunga stoà porticata che costeggiava le scene del teatro e collegava il tempio al ginnasio.
Tunnel, Teatro e Tempio di Asklepion
Situato a valle, e fuori dalle mure cittadine, l’Asklepieion si raggiungeva tramite la Via Tecta. Si trattava di fatto di una strada coperta che collegava i ginnasi a questo centro benessere dell’antichità.
Oggi viene comunemente chiamato Tunnel dell’Asklepion ed è ancora percorribile.
A destra del tempio sorge invece il Teatro di Asklepion, di piccole dimensioni ma incredibilmente ben conservato. Nell’antichità era raggiungibile tramite una strada lastricata e costeggiata da portici ricchi di botteghe.
Il teatro poteva ospitare fino a 3.500 persone e qui i pazienti venivano curati tramite il suono della musica.
Il tunnel giungeva così ad una strada porticata diretta al Tempio di Asklepion.
Essendo questa un’area dedicata alla cura e alla guarigione, pare ovvio che il tempio fosse dedicato al dio della medicina.
Qui venivano fatte richieste di guarigione alla divinità, prima di accedere alle strutture riservate alla cura.
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Situato a valle, e fuori dalle mure cittadine, l’Asklepieion si raggiungeva tramite la Via Tecta.
Si trattava di fatto di una strada coperta che collegava i ginnasi a questo centro benessere dell’antichità.
Oggi viene comunemente chiamato Tunnel dell’Asklepion ed è ancora percorribile.
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