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Cosa vedere a Sanlıurfa
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Sanliurfa è una bellissima città della Turchia (conosciuta anche come Urfa o col suo vecchio nome, Edessa) meta ogni anno di centinaia di migliaia di pellegrini in quanto considerata la Città dei Profeti.
Sanliurfa è conosciuta come la “Gerusalemme dell’Anatolia” ed è considerata un luogo sacro da ebrei, cristiani e musulmani.
Secondo l’Antico Testamento, il profeta İbrahim (Abramo), “il padre delle tre religioni monoteiste”, nacque nella città di Ur e, insieme alla sua famiglia, emigrò a Harran, la “casa dei patriarchi”.
La storia di Urfa risale al IV secolo a.C. Grazie ad alcuni ritrovamenti nelle zone circostanti, è molto probabile che abbia origine molto più antiche, anche risalenti al 9 000 a.C.
La città era una delle tante situate nel bacino superiore dell’Eufrate-Tigri, all’interno della fertile mezzaluna dove ebbe inizio l’agricoltura.
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Göbekli Tepe è un sito archeologico neolitico di grandissima rilevanza poiché vi è stato rinvenuto quello che è il più antico edificio religioso nella storia dell’uomo, un tempio in pietra risalente al X millennio a.C.; dal 2018 fa parte dei siti patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.
La scoperta di questo luogo è avvenuta nel 1963, con gli scavi avviati solo nel 1995 e che finora hanno riportato alla luce solo una piccola parte del sito, fra cui diversi megaliti, pietre incise a forma di T e delle massicce colonne pesanti 15 tonnellate l’una, oltre ad alcune sculture di animali in argilla.
Göbekli Tepe si può raggiungere con uno dei 3 autobus pubblici in partenza dal Museo Archeologico di Şanlıurfa, in taxi o con mezzo privato; dista una ventina di chilometri dal centro città.
Museo Archeologico di Sanlıurfa
Per gli amanti di storia ed archeologia questo è uno dei musei più belli e grandi della Turchia, grazie a circa 10.000 pezzi che ripercorrono fin da paleolitico e neolitico l’evoluzione umana nella regione.
Grande spazio viene dedicato soprattutto agli artefatti creati diversi millenni fa, rivenuti in particolare a Göbekli Tepe, Harran e Karahan Tepe, ma vi sono anche sezioni sui periodi più recenti (ellenistico, romano, islamico).
Il reperto più famoso esposto nel Museo Archeologico di Sanlıurfa è la statua dell’Uomo di Urfa risalente al 9000 a.C., considerata la più antica scultura a grandezza naturale di un essere umano.
Balıklı Gol e Moschea Rizvaniye
Il Balıklı Gol (Piscina del Pesce Sacro) è uno stretto e lungo bacino artificiale situato nella zona più antica di Şanlıurfa, su cui si affaccia la bella Moschea Rizvaniye, costruita nel 1736 dal governatore di Raqqa, Rıdvan Ahmet Pasha.
Secondo la leggenda il re mesopotamico Nimrod gettò nel fuoco proprio in questo luogo il profeta Abramo, salvato però dall’intervento di Dio, che trasformò le fiamme in acqua ed i tronchi bruciati in carpe, le quali tuttora vivono nel Balıklı Gol e che sono considerate sacre.
Complesso di Dergah
Il complesso di Dergah si trova nelle vicinanze del castello e comprende la moschea Mevlidi Halil, accanto alla quale vi è una grotta in cui si ritiene sia nato il profeta Abramo, venerato da ebrei, cristiani e musulmani.
È un importante luogo di pellegrinaggio, con i fedeli che si riuniscono qui per chiedere delle benedizioni nelle giornate che precedono il pellegrinaggio tradizionale alla Sacra Moschea della Mecca.
Castello di Urfa
Il Castello di Urfa venne costruito agli inizi del IX secolo d.C., in un’area già abitata fin dal neolitico, dalla quale si hanno splendide viste a 360 gradi su tutta la città ed i suoi dintorni.
Buona parte delle mura difensive, erette già secoli prima e rafforzate a più riprese, sono ancora ben visibili ed in buono stato di conservazione, mentre al centro della struttura fanno capolino due alte colonne corinzie molto antiche.
Museo dei Mosaici di Haleplibahce
Nel Museo dei Mosaici di Haleplibahçe, allestito in un grande edificio circolare con diametro di 82 metri, sono presenti alcuni magnifici mosaici di epoca romana rinvenuti nell’area.
I temi rappresentati sono correlati alla mitologia ed in particolare alle Amazzoni ed alla vita di Achille, leggendario eroe greco protagonista dell’Iliade; il biglietto permette di visitare nella stessa giornata anche il vicino museo archeologico.
Grande Moschea di Sanlıurfa
La Grande Moschea è uno degli edifici religiosi più antichi di Şanlıurfa, in quanto è stata edificata già nel corso del XII secolo d.C., nel luogo che in precedenza ospitava la Chiesa di Santo Stefano.
Nella madrasa adiacente alla moschea è presente una rinfrescante fontana, mentre nel giardino svetta una torre dell’orologio, ricavata dal campanile della vecchia chiesa.
Harran
Harran è un sito archeologico situato in corrispondenza dell’omonimo villaggio, posto a poco più di 15 km dal confine con la Siria; i primi segni di civiltà risalgono al 6200 a.C., mentre nel corso del III millennio a.C. l’insediamento venne fortificato, in seguito alla sua crescita ed alla maggior importanza acquisita.
Fra le rovine più significative abbiamo le mura cittadine, che si snodavano per circa 4 chilometri su ogni lato di Harran ed erano alte 8 metri, una cittadella fortificata ed una moschea, della quale è però rimasto ben poco, ad eccezione del suo inusuale minareto quadrato.
Il villaggio, che conta poche migliaia di abitanti, è inoltre famoso per le sue tradizionali case di argilla ad alveare, in cui non si utilizzava il legno, e che ricordano i trulli di Alberobello, comune pugliese con cui Harran è gemellata dal 2013.
Come arrivare a Sanliurfa
È possibile volare da Istanbul da entrambi gli aeroporti, con Turkish Airlines, AnadoluJet e Pegasus Airlines, con viaggio della durata di 1 ora e 45 minuti e con tariffe di sola andata a partire da 35/40 €, mentre da Ankara servono 1 ora e 15 minuti di volo ed i biglietti sono leggermente più economici.
Se visitate anche altre città di quest’area della Turchia sono presenti vari collegamenti via autobus; per Mardin, distante quasi 200 km, sono necessarie 3 ore, con biglietti che costano 3-4 €, mentre per Diyarbakır e Gaziantep i tempi si attestano sulle 2 ore o 2 ore e mezza.
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