Share This Article
Visitare la Moschea Solimano
Conosci la Moschea Solimano ? Vuoi Visitare la Moschea Solimano ? Ecco, alcuni consigli su cosa Visitare alla Moschea Solimano e come entrare .
Magnifico è anche questo edificio che domina il promontorio affacciato sul Corno d’Oro.
Vi racconteremo la sua storia e le sue architetture. Inoltre risponderemo alle domande più frequenti sulla Moschea di Solimano e vi indicheremo gli orari in cui potete visitarla.
Storia della Moschea di Solimano
Solimano I, conosciuto dagli europei come Il magnifico e dai turchi come Il legislatore, guida l’Impero Ottomano dal 1520 al 1566, anno della sua morte. Il sultano per realizzare la quarta moschea di Istanbul si affida a Mi’mār Sinān l’architetto imperiale più famoso dell’epoca.
L’importanza dell’opera era tale che lo stesso autore espresse la volontà di essere seppellito al suo interno, nonostante considerasse piccola Selimiye Camii il suo più grande capolavoro. Infatti gli storici dell’epoca documentano il cantiere che vede coinvolti ben 3.523 operai. Si trattava delle eccellenze artigiane provenienti dalle provincie dell’impero, infatti la maggior parte di loro erano armeni.
La moschea dopo Solimano
Il maestoso edificio però venne danneggiato nel 1660 da un terribile incendio che provocò ingenti danni. Per questo motivo Mehmed IV, detto Il cacciatore, elargì i finanziamenti necessari per restaurarla. Purtroppo però, nel 1766 un terremoto devasta Istanbul e la cupola della moschea di Solimano cede alla forza della natura.
Subito si effettuarono i lavori di ripristino, ma parte delle decorazioni originali andarono inevitabilmente perdute. Infine durante la I° guerra mondiale gli spazi esterni furono utilizzati come armeria. Alcune delle munizioni s’innescarono e diedero vita ad un altro incendio. Solo con la fine del conflitto partirono i lavori di restauro datati 1956. Oggi al suo interno si celebrano le funzioni religiose e nel 2009 è partito un progetto per conservazione di questo capolavoro dell’architettura religiosa.
La Pianta della Moschea di Solimano
L’intero complesso è costruito su di un terreno particolarmente scosceso. Questa caratteristica morfologica, ha fatto si che la Moschea di Solimano poggi su grandi fondazioni in pietra che ricordano le grandi opere romane. La pianta ricalca le forme di un’altra moschea della città, ovvero la Basilica di Santa Sofia.
Infatti Sinān volle provare ad eguagliare la grandezza del capolavoro voluto da Giustiniano, per omaggiare la magnificenza del sultano. Le similitudini si evidenziano anche in alcuni elementi architettonici sia all’esterno che all’interno della moschea.
L’architettura della Moschea di Solimano
La moschea è circondata da un’area verde molto curata destinata a giardino. Un muro con grate separa tale spazio da quello destinato ai fedeli e dalle strutture esterne. Infatti, un gruppo di edifici ospita le fondazioni di carità le Külliye, composte da mense e ospedali per i poveri. Inoltre, accanto alla moschea sorgono anche le madrase e i mülazim, ovvero le scuole coraniche presso cui si diffonde la cultura islamica. Al centro del cortile troviamo una fontana sormontata da una cupola per le abluzioni rituali.
Gli Esterni
Dal cortile interno si possono notare le grandi arcate che formano il porticato d’ingresso. I quattro alti minareti presentano 10 balconi serefe, che testimoniano la grandezza del sultano. Al centro dell’edificio svetta la grande cupola circondata da una serie di semicupole che ne formano la copertura. Le influenze architettoniche derivanti da Aya Sofia si possono notare sopratutto osservando i timpani a est e a ovest. Al centro del porticato possiamo notare una grande opera di calligrafia dorata in prossimità dell’ingresso.
Gli Interni
Quando oltrepassiamo la porta d’ingresso rimaniamo affascinati dalle proporzioni eleganti e dalla semplicità dei decori. I 4 pilastri centrali annessi alle mura che sorreggono la cupola, dominano lo spazio centrale. Forse non tutti sanno che le colonne interne sono“riciclate”. Infatti due di esse provengono da un palazzo bizantino, una da Alessandria d’Egitto e l’ultima dalla città libanese di Baalbek.
L’ampiezza e l’altezza della cupola, contribuiscono a rendere lo spazio arioso e caratterizzato da una suggestiva luce policroma proveniente dalle finestre. Unica eccezione alla sobrietà generale il miḥrāb, decorato con ceramiche provenienti da Ïznik, l’antica Nicea.
Gli edifici annessi
Fuori dalla moschea sorgono una serie di edifici destinati ai servizi di pubblica utilità e alle abitazioni in legno dei sudditi ottomani. Infatti oltre alle fondazioni di carità e alle scuole coraniche possiamo trovare un hammam e un caravanserraglio. quest’ultimo è stato oggetto di un recente restauro e può essere nuovamente visitato. Inoltre, potete concedervi un pranzo nel ristorante ospitato dove un tempo c’erano le mense “imaret”.
In alternativa, potete gustare un caffè turco e provare il narghilè nella Lale Bahçes, ovvero l’ex ospedale. Potete anche provare l’esperienza di un bagno turco accedendo all’hamam ancora in funzione. Infine prima di lasciare questo luogo, visitate le tombe decorate di Solimano, della moglie Rosselana e dell’architetto Sinān.
[/et_pb_text][/et_pb_column][/et_pb_row][et_pb_row column_structure=”1_3,1_3,1_3″ _builder_version=”4.17.4″ _module_preset=”default” global_colors_info=”{}” theme_builder_area=”et_body_layout”][et_pb_column type=”1_3″ _builder_version=”4.17.4″ _module_preset=”default” global_colors_info=”{}” theme_builder_area=”et_body_layout”][et_pb_code _builder_version=”4.17.4″ _module_preset=”default” global_colors_info=”{}” theme_builder_area=”et_body_layout”][/et_pb_code][/et_pb_column][et_pb_column type=”1_3″ _builder_version=”4.17.4″ _module_preset=”default” global_colors_info=”{}” theme_builder_area=”et_body_layout”][et_pb_code _builder_version=”4.17.4″ _module_preset=”default” global_colors_info=”{}” theme_builder_area=”et_body_layout”][/et_pb_code][/et_pb_column][et_pb_column type=”1_3″ _builder_version=”4.17.4″ _module_preset=”default” global_colors_info=”{}” theme_builder_area=”et_body_layout”][et_pb_code _builder_version=”4.17.4″ _module_preset=”default” global_colors_info=”{}” theme_builder_area=”et_body_layout”][/et_pb_code][/et_pb_column][/et_pb_row][et_pb_row _builder_version=”4.17.4″ _module_preset=”default” width=”100%” global_colors_info=”{}” theme_builder_area=”et_body_layout”][et_pb_column type=”4_4″ _builder_version=”4.17.4″ _module_preset=”default” global_colors_info=”{}” theme_builder_area=”et_body_layout”][et_pb_text _builder_version=”4.17.4″ _module_preset=”default” header_2_font=”Adamina|||||on|||” header_3_font=”Adamina|||||on|||” header_4_font=”Adamina|||||on|||” custom_padding=”||2px|||” hover_enabled=”0″ global_colors_info=”{}” theme_builder_area=”et_body_layout” sticky_enabled=”0″]Come arrivare in Turchia
Sono tanti i tipi avventurosi (e chi vi scrive fa parte di questa categoria) che raggiungono ogni anno la Turchia via macchina dall’Italia. Si tratta di un viaggio interessante, che vi permette di incontrare sul tragitto anche qualche chicca da visitare.
Sicuramente non si tratta di un viaggio semplice, dato che c’è da attraversare, nella migliore delle ipotesi, Italia, Grecia e infine Turchia,
Vediamo insieme come organizzarci, da dove passare e come evitare problemi di sorta.
Piuttosto che fare il giro dei balcani, con quello che comporta a livello di distanza da percorrere e di dogane da attraversare, è sicuramente meglio prendere un traghetto in direzione Igoumenitsa e poi procedere sulle autostrade greche.
I traghetti partono da Ancona e Brindisi, e dopo un viaggio piuttosto confortevole vi lasceranno, appunto, al porto di Igoumenista, da dove partono le autostrade greche che poi vi consentiranno di raggiungere anche Istanbul.
Sarà la crisi che ha colpito il paese greco, sarà che le autostrade sono anche troppo ampie per un paese che conta meno di 10 milioni di abitanti, ma sta di fatto che guidare in Grecia è uno spasso. Si paga pochissimo (circa 6€ fino al confine turco), non c’è praticamente nessuno, e si mangia anche bene in Autogrill.
Visita alla Moschea di Solimano, FAQ
Quanto dura la visita alla moschea?
La visita alla moschea e degli spazi adiacenti ad essa dura circa 1h.
Quali sono gli orari di apertura?
Aperta tutti i giorni dalle 9:00 alle 17:30. L’ingresso ai turisti è vitato durante le ore di preghiera.
Quanto costa il biglietto di ingresso?
L’ingresso alla moschea è gratuito, tuttavia vi sarà chiesto di lasciare un’offerta libera.
Cosa portare durante la visita?
Per accedere agli spazi della moschea sono richiesti abiti appropriati (pantaloni lunghi) ed è necessario togliersi le scarpe. Le donne devono avere spalle e capo coperti.
Come arrivare alla moschea di Solimano?
Potete raggiungere la moschea in tram, linea T1 fermata Laleli – Üniversite. Oppure optare per la metro, linea M2 stazione di arte calligrafica turca.
Ti possono interessare:
– Visitare la cisterna basilica
– Esplora Via Istiklal Istanbul
– Dove dormire a Istanbul consigli
– Guida al trasporto in Turchia
– Guida al trasporto di Istanbul
– I posti migliori dove mangiare a Istanbul
[/et_pb_text][/et_pb_column][/et_pb_row][/et_pb_section]