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Visitare la cisterna basilica
Conosci la cisterna basilica ? Vuoi visitare la cisterna basilica ? Ecco, alcuni consigli su cosa visitare alla cisterna basilica.
Un luogo unico dal carattere suggestivo che sorge nel cuore della capitale turca. Oggi vi porteremo alla scoperta della Cisterna della Basilica di Istanbul.
Conosciuta anche come “Yerebatan Sarayı“, ovvero il palazzo sommerso, risale al V secolo d.C. ed è uno dei luoghi più affascinanti della città. Vi racconteremo quindi la sua storia e approfondiremo l’architettura della più grande cisterna sotterranea ancora esistente.
Storia della Cisterna Basilica
La costruzione di questa affascinante struttura sotterranea inizia nel 532 d.C. per volere dell’imperatore Giustiniano. In passato era situata al di sotto della Stoà di Basilica, una delle grandi piazze della città. Al suo interno veniva dunque immagazzinata l’acqua proveniente dalla foresta di Belgrado a circa 20 km di distanza. Per coprire tale distanza i romani costruirono due acquedotti: quello di Valente e quello di Adriano.
Con i suoi 80.000 metri cubi d’acqua serviva per rifornire il Gran Palazzo, centro del potere di Costantinopoli. Dopo la caduta dell’Impero Romano d’Oriente e il successivo abbandono del palazzo da parte della corte bizantina, la cisterna venne dismessa.
Il periodo ottomano
Dopo anni di oblio questa grande struttura fu riscoperta nel 1545 grazie al lavoro di ricerca di Petrus Gyllius. Il topografo e naturalista francese alla ricerca di testimonianze dell’epoca bizantina, venne a sapere della presenza della cisterna dagli abitanti del luogo che continuavano a utilizzarla calando dei secchi dalle cantine delle case.
Inoltre esistono testimonianze secondo le quali la popolazione locale, oltre d’acqua, si riforniva anche di cibo pescando i pesci che ancora oggi vivono al suo interno. Tuttavia, nonostante la sensazionale scoperta, questi spazi non vennero valorizzati dal governo ottomano ma utilizzati come discarica (cadaveri compresi).
La cisterna oggi
Nel 1985 finalmente questo straordinario monumento fu valorizzato come merita. Infatti la città di Istanbul si prese l’incarico di ripulirla e finanziò i restauri. Nel 1987 la Cisterna della Basilica aprì al pubblico e cominciò ad ospitare numerosi visitatori rapiti dal fascino misterioso di questo luogo unico che si è conservato in ottimo stato. Oggi al suo interno si respira un’atmosfera di pace lontano dalla caotica superficie. Le carpe nuotano tranquille al di sotto delle passerelle in legno e il tempo è scandito solamente dalle gocce d’acqua provenienti dalle alte volte.
Nelle vicinanze della Basilica Cisterna:
Su Alemdar Caddesi, risalendo verso nord, si trova la Caferağa Medresesi, un’antica madrasa, costruita nel 1559 da Mimar Sinan su ordine di Cafer Ağa, eunuco durante il regno del sultano Solimano il Magnifico. La scuola è stata restaurata nel 1989 e trasformata in un centro turistico con 15 sale espositive, un grande salone e un giardino in cui vengono realizzati e venduti vari prodotti di artigianato tradizionale turco.
Lungo la via principale di Sultanahmet, Divan Yolu Caddesi, seguendo lo stesso percorso del tram T1, si arriva in zona Çemberlitaş. La zona prende il nome dalla Colonna di Costantino (Çemberlitaş Sütunu), una colonna monumentale romana costruita per ordine dell’imperatore romano Costantino il Grande nel 330 dC. La Colonna fa ancora bella mostra di sé proprio di fronte alla fermata del tram, nei pressi dell’hamam di Çemberlitaş.
Proseguendo sempre su Divan Yolu Caddesi, arrivati quasi nei pressi di Beyazıt, si trova la Çorlulu Ali Paşa Medresesi: originalmente una madras, poi trasformata in tekke dell’ordine dei dervisci, ed infine verso la metà del ‘900 diventato un piccolo bazar. Ora è un’oasi di pace per residenti e turisti che desiderano fuggire dalla frenesia di Sultanahmet. Uno dei posti migliori per fumare narghile nel centro storico.
La Pianta della Cisterna Basilica di Istanbul
La Cisterna Basilica si sviluppa su una pianta di 140m di lunghezza per 70m di larghezza. É considerata una delle più grandi strutture di stoccaggio del passato, oltre a godere di un ottimo stato di conservazione. Per visitarla si percorrono delle passerelle in legno che permettono di apprezzare la grandiosità del progetto e i dettagli architettonici delle 336 colonne e dei loro capitelli.
Al di sotto del percorso pedonale l’acqua continua a scorrere limpida come in passato, creando l’habitat ideale per le comunità di carpe che vivono al suo interno. Inoltre, l’ambiente è caratterizzato da una temperatura sempre fresca che concede una pausa dal torrido caldo estivo.
L’architettura della Cisterna Basilica di Istanbul
Il vero pezzo forte dell’ambiante sono le sue maestose colonne. Suddivise in 12 file, ognuna ha 28 colonne che si elevano verso l’alto per 9m. La distanza tra di esse è di circa 5 m e ognuna al suo apice è sormontata da un capitello scolpito. Lo stile usato è una contaminazione tra ionico e corinzio ma non mancano anche tracce che riprendono lo stile dorico. L’alzato murario in laterizio dallo spessore di 4m si avvale di una malta speciale che risulta essere impermeabile all’acqua, il che spiega l’ottimo stato di conservazione.
Le teste della Medusa
La capacità di riutilizzo degli antichi ha dell’incredibile, infatti tutte le colonne della Cisterna Basilica sono realizzate con materiali di recupero. Colpiscono per bellezza e fascino misterioso le due teste di gorgone che gli studiosi attribuiscono originariamente al foro di Costantino. Esse sono posizionate rovesciate e formano la base di due delle colonne che sorreggono le volte superiori. La figura di Medusa appartiene alla mitologia greca e viene ricordata per la capacità di pietrificare con la vista.
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Sono tanti i tipi avventurosi (e chi vi scrive fa parte di questa categoria) che raggiungono ogni anno la Turchia via macchina dall’Italia. Si tratta di un viaggio interessante, che vi permette di incontrare sul tragitto anche qualche chicca da visitare.
Sicuramente non si tratta di un viaggio semplice, dato che c’è da attraversare, nella migliore delle ipotesi, Italia, Grecia e infine Turchia,
Vediamo insieme come organizzarci, da dove passare e come evitare problemi di sorta.
Piuttosto che fare il giro dei balcani, con quello che comporta a livello di distanza da percorrere e di dogane da attraversare, è sicuramente meglio prendere un traghetto in direzione Igoumenitsa e poi procedere sulle autostrade greche.
I traghetti partono da Ancona e Brindisi, e dopo un viaggio piuttosto confortevole vi lasceranno, appunto, al porto di Igoumenista, da dove partono le autostrade greche che poi vi consentiranno di raggiungere anche Istanbul.
Sarà la crisi che ha colpito il paese greco, sarà che le autostrade sono anche troppo ampie per un paese che conta meno di 10 milioni di abitanti, ma sta di fatto che guidare in Grecia è uno spasso. Si paga pochissimo (circa 6€ fino al confine turco), non c’è praticamente nessuno, e si mangia anche bene in Autogrill.
Visita alla Cisterna Basilica di Istanbul, FAQ
Quanto dura la visita?
La visita dura circa 1h.
Quali sono gli orari di apertura?
Tutti i giorni (da aprile a settembre) dalle 9 alle 18:30.
Quanto costa il biglietto di ingresso?
Visitatori domestici 15 TL, visitatori stranieri 30 TL, ridotto 5TL.
Cosa portare durante la visita?
Vi consigliamo di portare con voi una felpa o una giacca poiché questo monumento sotterraneo ha una grande escursione termica tra esterno e interno.
Come arrivare alla Cisterna Basilica?
A piedi: dalla stazione Marmaray Sirkec prendere Alemdar Cd e percorrerla per circa 15 min.
In metro: Linea T1, fermata Sultanahmet.
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