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Conosci il Museo del Palazzo Dolmabahce
Il museo del palazzo di Dolmabahce (in turco Dolmabahçe Sarayı; AFI: [doɫmabahˈtʃe saɾaˈjɯ]) è stato il primo palazzo in stile europeo di Istanbul, costruito dal sultano Abdul Mejid I tra il 1843 e il 1856.
Fu progettato dagli architetti armeni Garabet Amira Balyan e Nigoğos Balyan, rispettivamente padre e figlio.
È situato nella parte europea della città, affacciato sul Bosforo esattamente di fronte a Scutari.
Il Palazzo Dolmabahçe sostituì il Palazzo Topkapi come residenza dei sultani dal 1856 fino al 1924, anno in cui venne abolito il califfato.
I Dettagli del palazzo Dolmabahce
Il Palazzo Dolmabahce è uno glorioso di Istanbul e accoglie migliaia di visitatori ogni giorno. Allora cosa c’è dietro?
- Costruito tra gli anni 1843-1856 dal sultano Abdulmecit.
- Copre una superficie di 45.000 mq, ospita 285 camere, 46 saloni, 4.454 mq di moquette, sei bagni turchi (hamam) e 68 bagni.
- Un tempo residenza degli ultimi sei sultani ottomani, e Ataturk, il primo presidente e fondatore della repubblica turca, tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, prima della caduta dell’impero ottomano.
- Vetro e cristallo sono le caratteristiche principali del palazzo che attira i suoi visitatori.
- Decorato con scale in marmo, vasi di Sevres, seta di Lione, lampadari di cristallo giganti, cristalli Baccarat e candelabri britannici e tappeti lussureggianti.
- 52 lampadari in cristallo, 30 lampadari in bronzo, 142 appendini a soffitto e 60 candelabri in cristallo.
- Ospita più di 50.000 oggetti nelle centinaia di stanze.
- È stato il primo palazzo di Istanbul ad avere tavolini da caffè.
Visita al Palazzo Dolmabahçe
La visita del palazzo è divisa in quattro parti: Selamlik, Harem, Torre dell’orologio e Padiglione di Cristallo. Le parti più importanti sono le prime due:
Selamlik
Questa parte, che ospita gli uffici amministrativi e gli appartamenti cerimoniali, è l’area più notevole del palazzo. Al suo interno, le parti più particolari sono la Scala di Cristallo e la Sala del Trono. Quest’ultima, per le sue dimensioni (2000 metri quadrati e 36 metri di altezza) ed eleganza (56 colonne e il più grande lampadario del palazzo), è l’emblema dell’opulenza e dello sfarzo.
Harem
L’Harem comprende le stanze private del Sultano e della sua famiglia. Questa parte del palazzo è meno interessante della precedente e la visita dura meno tempo.
L’unico modo per visitare il Selamlik e l’Harem è con una visita guidata in gruppo. Sebbene le visite guidate siano solo in inglese e turco, ci sono opuscoli in altre lingue per seguire le spiegazioni.
Salone d’ingresso
Le stanze che si collegano al salone d’ingresso si affacciano o sulla baia o sui giardini interni: quelle sul mare erano riservate agli ufficiali ottomani, il Gran Visir e altri ministri di stato mentre le altre erano usate da vari amministratori del palazzo o di stato come il maestro di corte e membri della Casa dei Rappresentanti o del Senato.
Il salone d’ingresso era il luogo in cui gli ospiti attendevano, secondo il rituale di corte, di essere ricevuti. In entrambi i lati del salone si trovavano due boulle con il monogramma del Sultano Abdülmecid. Il monogramma reale è inciso anche sul camino.
Stanza del segretario
Nella stanza del segretario si trova il più grande dipinto del Palazzo di Dolmabahçe: si tratta di un dipinto di Stefano Ussi, il Surre Procession rappresentante la processione della carovane da Istanbul alla Mecca.
Sul muro di destra si trovano invece un dipinto di Rudolf Ernst nel quale viene raffigurato l’incendio del teatro municipale di Parigi e un dipinto di Delandre di una giovane ragazza olandese. Decorata in stile francese, anche questa stanza contiene porcellane di valore.
Stanza di Atatürk
Mustafa Kemal Atatürk, il fondatore e il primo presidente della Repubblica turca, passò gli ultimi anni della sua vita nel palazzo.
Morì in questa stanza alle 9:05 del mattino del 10 novembre 1938. Dopo la sua morte tutti gli orologi del palazzo furono fermati alle ore 9:05: anche se oggi sono stati reimpostati regolarmente, l’orologio all’interno della stanza di Atatürk è ancora simbolicamente fermo all’ora del decesso del presidente.
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