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I più importanti siti archeologici della Turchia
Conoscevi che la Turchia è un enorme patrimonio Unesco ? Ma non ci dilunghiamo troppo, vediamo i più importanti siti archeologici della Turchia sui quali devi assolutamente fare una capatina se programmi un viaggio in Turchia.
Come abbiamo detto, la Turchia ospita siti archeologici dall’inestimabile valore storico.
Infatti, da est a ovest e da nord a sud, l’Anatolia è costellata di antiche città che hanno svolto un ruolo fondamentale per lo sviluppo della società umana. Infatti, scegliere i siti archeologici più importanti in un luogo così ricco di storia, potrebbe essere riduttivo.
Tuttavia, abbiamo deciso di scegliere i più importanti e abbiamo cercato di fornire una panoramica il più completa possibile sulle antiche civiltà anatoliche.
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Le antiche città dell’Anatolia dell’epoca classica avevano come unico grande scopo il piacere dei loro abitanti ed Efeso ne è la più vivida testimonianza.
Infatti, il grande Tempio di Artemide era considerato una delle sette meraviglie del mondo antico, ma purtroppo oggi ci rimangono pochi resti.
Tuttavia, la vista della spettacolare Biblioteca di Celso è in grado di lasciare a bocca aperta chiunque, con i suoi marmi finemente decorati.
Inoltre, il Teatro Grande è anch’esso di grande effetto visivo e stupisce per la sua splendida vista che da direttamente sul Mar Egeo.
Da qui partiva infatti la Via Arcadiana, contornata di colonne, che conduceva al porto cittadino. Infine, l’antica Agorà, il Tempio di Adriano e il Tempio di Domiziano sono sensazionali testimonianze dell’importanza che Efeso ricopriva all’interno dell’impero.
Hierapolis
Situata a due passi dal famoso “castello di cotone” di Pamukkale, l’antica città di Hierapolis è un altro Patrimonio Unesco della Turchia dallo straordinario valore storico.
La città venne infatti fondata da Eumene II, il re di Pergamo che la fece diventare uno dei centri più floridi della Frigia.
Tuttavia, l’aspetto attuale risale al 60 d.C., anno in cui venne ricostruita dai romani sotto l’imperatore Nerone dopo un grande terremoto.
Ma Hierapolis raggiunse il suo apogeo durante il periodo bizantino, nell’epoca in cui divenne un importante centro del cristianesimo.
Oggi si possono ammirare gli imponenti complessi monumentali di epoca imperiale, come lo spettacolare Teatro di Hierapolis, perfettamente conservato e dall’acustica perfetta, e il Santuario di Apollo.
Inoltre, sono di epoca bizantina il Ninfeo dei Tritoni, l’antica Cattedrale e il Martyrion di San Filippo che ospita la tomba del santo, rinvenuta solamente nel 2011.
Göbekli Tepe
Nella mappa dei siti archeologici della Turchia, Göbekli Tepe è senza dubbio il più antico. La sua scoperta, avvenuta nel 1994, ha infatti scombussolato l’intera comunità storico-scientifica internazionale.
Di fatto, questo incredibile sito archeologico risale a 12 mila anni fa, cioè prima della nascita dell’agricoltura.
Questo fatto ha pertanto rimesso in discussione le teorie sulle origini della civiltà.
Situato a pochi chilometri da Şanlıurfa, nel cuore della Mesopotamia, era probabilmente un luogo sacro e meta di antichi pellegrinaggi.
Infatti, il sito è composto da diversi pilastri a forma di T, con bassorilievi raffiguranti animali come cinghiali, uccelli o volpi.
Ma ciò che stupisce maggiormente di Göbekli Tepe, oltre alla sua antichissima origine, sono gli innumerevoli cerchi di roccia che custodivano questi pilastri, composti da piccole nicchie e intricati labirinti.
Insomma, Göbekli Tepe è ad oggi il più antico tempio del mondo ed è ancora un segreto da risolvere che affascina milioni di persone!
Pergamo
Fondata nel II secolo a.C., Pergamo fu uno dei più floridi centri culturali dell’intero Mediterraneo.
Situata a pochi chilometri dalla costa egea, tra l’antica Città di Troia ed Efeso, disponeva inoltre di una biblioteca in grado di rivaleggiare con quella di Alessandria d’Egitto.
Il tesoro della città era l’Altare di Zeus, uno dei più importanti monumenti della Turchia ora custodito nel Museo Archeologico di Berlino. Ma la sua splendida acropoli, che rivaleggiava per bellezza all’Acropoli di Atene, è ancora perfettamente visibile e vi lascerà letteralmente senza fiato.
Infatti, qui si innalza il Teatro, il più ripido del mondo antico che domina l’intera città e il Lago di Kestel.
Inoltre, il Tempio di Traiano è l’unico monumento in marmo del sito e conserva ancora le sue splendide colonne.
Infine, il Tempio di Atena e il Tempio di Dionisio appartengono a un’epoca più remota e sorgono nei pressi dell’antica agorà romana.
Hattusa
Uno dei più importanti Patrimoni Unesco della Turchia, Hattusa era la vecchia capitale dell’impero militare degli Ittiti. Situata circa 200 chilometri a est rispetto ad Ankara, è un sito archeologico tra i più importanti della Turchia e dell’intero Medio Oriente.
I primi scavi iniziarono di fatto nel 1894 e dimostrano quanto le città ittite fossero diverse da quelle dell’Antico Egitto e di epoca ellenistica.
Infatti, la città fu costruita seguendo avvallamenti del terreno e profonde scarpate, mentre le numerose formazioni rocciose che si innalzano sono state trasformate in grandiosi palazzi e templi.
Tuttavia, Hattusa non aveva funzione residenziale, ma piuttosto di centro politico, amministrativo e religioso.
Oggi sono ben visibili i resti delle mura difensive della città alta, di alcuni templi e del palazzo del sovrano.
Ma la struttura meglio conservata dell’intero sito archeologico è la famosa Porta dei Leoni, grandioso portale d’ingresso con due statue leonine a fare da guardia.
Inoltre, a meno di due chilometri dalla città sorge Yazilikaya, importante santuario con numerosi bassorilievi raffiguranti sovrani e divinità ittite.
Troia
Nella mappa dei siti archeologici della Turchia, l’antica città di Troia è quella che nell’immaginario collettivo richiama alla leggenda.
In effetti, il famoso assedio degli achei narrato nell’Iliade è divenuto una pietra miliare della letteratura e della mitologia greca.
Tuttavia, fino al 1871 l’esistenza stessa della città era messa in dubbio.
Infatti, in quello stesso anno l’archeologo Heinrich Schliemann, lo stesso scopritore di Micene, portò avanti i suoi scavi in questa località lungo la costa Egea riconoscendo in questi resti l’antica città di Troia.
Oggi, potrete visitare questo luogo leggendario entrando dall’antica porta cittadina e ammirare i resti di questa città entrata nel mito.
Situata proprio all’imboccatura dello Stretto dei Dardanelli, gli scavi si trovano su diversi livelli, ognuno con la propria datazione. Dal primo livello risalente al neolitico, fino all’ottavo livello relativo al periodo romano.
Patara, Myra, Olympos
Se diamo uno sguardo alla mappa dei siti archeologici in Turchia, si nota una certa concentrazione di antiche città lungo la Costa Licia.
Infatti questa zona, oltre che essere nota per le spiagge e la vita notturna di Antalya, è anche l’area in cui sorgeva un’antica e sviluppata civiltà.
Pertanto, numerosi sono i sentieri lungo l’antica Via Licia che conducono in scenari mozzafiato e antichi resti di una civiltà ormai scomparsa.
Tra di essi, l’antica città di Patara venne fondata, secondo la leggenda, da Pàtaro, il figlio di Apollo. Infatti, nell’antichità sorgeva un antico Oracolo di Apollo, secondo per importanza solamente a quello di Delfi.
Oggi si possono ancora ammirare le rovine dell’antico anfiteatro e la colonnata via principale della città.
Invece, Myra era l’antico centro che serviva il Porto di Andriake. Qui sono stati riportati alla luce lo splendido Santuario di Artemide e delle spettacolari necropoli incastonate nella roccia.
Infine, Olympos è un altro luogo ricco di leggenda. Infatti, fu qui che Poseidone scrutava le gesta di Ulisse dopo aver incontrato Calipso.
Olympos era dunque uno dei centri principali della Lega Licia e oggi si possono ammirare le sue rovine in uno scenario naturale di grande splendore.
Priene, Mileto e Dydima
Altro trittico tra i monumenti della Turchia, è composto dalle città di Priene, Mileto e Dydima. Situate a poca distanza l’una dall’altra, sorgono lungo la piana del fiume Meandro, sulla costa egea.
Priene era parte della Lega di Delo e, insieme a Efeso, ne era la più potente rappresentante in Asia Minore. Situata su una collina che domina la pianura, l’edificio più importante era il Tempio di Atena.
Inoltre, il suo Teatro è considerato uno dei migliori del suo tempo, nonostante le sue ridotte dimensioni. Il Teatro di Mileto invece è più imponente e conservato in ottime condizioni, ma assolutamente da non perdere sono anche le Terme di Faustina e l’antico tempio di Apollo circolare, denominato Delphinion.
Infine, la visita si conclude con Dydima. Si tratta infatti della più meridionale delle tre città, che ospitava un grande Tempio di Apollo oggi ancora perfettamente visibile.
Questo santuario oracolare riscosse un successo tale da spingere la vicina Mileto a impossessarsene e a collegarlo alla città con una Via Sacra lunga ben 17 chilometri.
Nemrut
Tornando nel cuore della Mesopotamia, ritroviamo l’ennesimo Patrimonio Unesco e autentico simbolo della Turchia Orientale. Infatti, il Monte Nemrut è parte della catena del Tauro Orientale e il più alto della Mesopotamia turca.
Qui si erge dunque la tomba santuario di Antioco I, il leggendario Re di Commagene. Ma ciò che stupisce maggiormente sono le enormi statue che sono state rinvenute sul sito, quasi tutte decapitate dal tempo e dai fenomeni ambientali.
Diviso in tre diverse terrazze, questo era un luogo di pellegrinaggio e le statue rinvenute raffigurano Antioco I in compagnia di numerose divinità ellenistiche come Zeus, Apollo ed Eracle.
Inoltre, fenomeno assolutamente unico nel suo genere, sulla Terrazza Ovest alcune figure mitologiche classiche rappresentano un sincretismo con la religione zoroastriana, professata dagli antichi persiani.
Per concludere, recatevi a Nemrut all’alba oppure al tramonto per assistere allo spettacolo di luce che si apre dinanzi a voi. Infatti, le statue che si tingono di rosa con la luce del sole sono davvero un’emozione indimenticabile!
Afrodisia
Infine, concludiamo il nostro viaggio tra i monumenti della Turchia con il sito Patrimonio Unesco di Afrodisia. Situata nella storica regione della Caria, il suo nome viene da Afrodite, la divinità che veniva maggiormente venerata in città. Afrodisia conserva quindi testimonianze dell’Impero Romano tra le più importanti dell’intera Turchia.
Portata alla luce nel 1904, si può ammirare lo splendido Tempio di Afrodite, l’Agorà, l’Odeon, il Teatro e le Terme di Adriano.
Ma il vero fiore all’occhiello del parco archeologico è lo Stadio, il meglio conservato del mondo antico. Lungo 262 metri, poteva contenere 30.000 spettatori che assistevano ai giochi atletici greci e imperiali.
Come arrivare in turchia
Il viaaggio in aereo è sicuramente il più rapido e comodo. Dall’Italia sono previsti diversi voli giornalieri da Milano-Malpensa e Roma-Fiumicino per Istanbul.
Nel periodo estivo i voli sono più frequenti anche per altre città come: Izmir (Smirne) terza città turca, Bodrum, Antalya ed altre.
Per poter raggiungere la capitale Ankara solitamente bisogna fare scalo ad Istanbul. La Turchia possiede un ottimo collegamento aereo interno.
Sono oltre 50 gli aeroporti e si può viaggiare con prezzi abbastanza accessibili.
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