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38 moschee istanbull ottomane
Ci sono oltre 3000 moschee ad istanbull , in un articolo precedente abbiamo visto le moschee binzantine, in questo invece, descriviamo le 38 moschee istanbull ottomane, andremo a descrivere brevemente quali sono ed alcuni cenni su ogni una di loro.
Le moschee ad istanbull
Le moschee della città sono il nutrimento spirituale per le loro comunità, esibiscono opere d’arte e di artigianato, e molte onorano la storica tradizione di accogliere stranieri per testimoniare le pratiche della fede islamica.
Questo articolo trae spunto da una conversazione con Ünver Rüstem, storico di arte e architettura islamica che ha scritto molto sulle moschee di Istanbul.
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Moschea Atik Valide
La moschea di Atik Ali Pasha è un’antica moschea imperiale ottomana situata a Istanbul, in Turchia.
Costruita dall’architetto Mimar Sinan.
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La moschea di Bayezid II ( in lingua turca Beyazıt Camii) è una moschea ottomana ubicata a piazza Beyazıt ad Istanbul in Turchia, nei pressi delle rovine del Foro di Teodosio nell’antica Costantinopoli.
La Beyazidye Camii venne commissionata dal sultano ottomano Bayezid II, e era la seconda più grande moschea imperiale eretta ad Istanbul dopo la caduta di Costantinopoli.
Le pietre per la sua costruzione furono prese dalla chiesa di Santa Maria della Fonte distrutta dai turchi.
Come i primi complessi (moschea Fatih) venne successivamente distrutta da un terremoto e completamente ricostruita in uno stile diverso.
Il complesso Beyazidye è quindi di notevole importanza storica e architettonica.
Poco si conosce sull’architetto se non che costruì anche un caravanserraglio a Bursa.
Lo stile elegante indica precedenti esperienze e conoscenze dell’architettura passata e delle tecniche costruttive occidentali.
Il külliye (complesso) costituito da madrasa, scuola primaria, imaret (cucina pubblica) e hammam, data dal 1501 al 1506.
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La moschea Burmali Mescit meglio conosciuta come moschea dal minareto a spirale (in lingua turca Burmalı Mescit Camii o Burmalı Minare Camii) è una moschea ottomana del XVI secolo, sita nel parco Şarachane, nella municipalità di Fatih ad Istanbul in Turchia.
Costruita attorno al 1550 dal qadi d’Egitto Emin Nurettin Osman Efendi, è chiamata burmali per via del suo minareto in mattoni con nervature a spirale, unico nel suo genere a Istanbul in quanto copia di caratteristica costruttiva della dinastia Seljuq.
La moschea è di struttura semplice, con una sala quadrata coperta da un soffitto ligneo; anteriormente il portico spiovente poggia su quattro colonne in pietra bizantine di ordine corinzio, e la porta d’ingresso non è posta al centro ma è situata lateralmente – posizione che ha ragion d’essere nei portici sorretti da tre colonne, ma non in questa circostanza.
L’interno della moschea non presenta invece particolarità.
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La moschea del Defterdar e Moschea di Dolmabahçe è una moschea imperiale ottomana situata a Istanbul, in Turchia.
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La moschea Eyüp Sultan è una moschea imperiale ottomana situata nel distretto di Eyüp a Istanbul, fuori dalle mura di Costantinopoli, nei pressi del Corno d’Oro. La struttura attuale risale agli inizi del XIX secolo.
Nel 1458, cinque anni dopo la conquista ottomana di Costantinopoli , Maometto II ordinò la costruzione di una moschea in onore di Abu Ayyub al-Ansari, uno dei più fedeli compagni del profeta Maometto. La moschea venne eretta nel luogo in cui era sepolto Abū Ayyūb al-Anṣārī, morto durante la campagna del 672 contro Costantinopoli.
La moschea di Eyüp, dalla sua costruzione, è considerata uno dei luoghi più sacri all’Islam, importanza accresciuta dal fatto che qui il gran maestro della confraternita mistica della Mawlawiyya (Mevleviye in turco) cingeva con la Spada di Osman ogni nuovo Sultano.
Alla fine del XVIII secolo, la moschea di Eyüp verteva in uno stato di degrado al punto che il sultano Selim III ne ordinò la distruzione e la successiva ricostruzione.
I lavori terminarono nel 1800 mentre il minareto esterno fu ricostruito, secondo lo stile originario, da Mahmud II nel 1822
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La moschea di Fatih (in lingua turca Fatih Camii, dove Fatih – il conquistatore – è il laqab di Maometto II) è una moschea ottomana ubicata nel quartiere di Fatih a Istanbul, in Turchia. Ricostruita dopo essere stata distrutta da un terremoto nel 1766, essa è la prima grande architettura turco-islamica a Istanbul e ha rappresentato una tappa importante nello sviluppo dell’architettura ottomana.
La moschea di Fatih era un complesso di edifici religiosi e civili, senza precedenti, costruito ad Istanbul nel periodo 1463-1470 per ordine di Fatih Sultan Mehmed, sul sito della chiesa bizantina dei Santi Apostoli, che era in rovina dai tempi della quarta crociata, e che venne definitivamente demolita nel 1462.
Essa venne progettata dall’architetto reale Atik Sinan.
La moschea Fatih fu il primo progetto monumentale della tradizione architettonica dell’Impero Ottomano
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La moschea di Firuz Ağa è una moschea ottomana situata a Istanbul, in Turchia.
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La moschea di Hirami Ahmet Pasha (in turco: Hırami Ahmet Paşa Mescidi), era in origine una chiesa ortodossa (San Giovanni Battista in Trullo) più tardi convertita in moschea dagli Ottomani.
Il piccolo edificio, uno dei 36 dedicati a san Giovanni Battista a Costantinopoli, era parte dell’omonimo monastero.
Il suo nome completo era in greco: Άγιος Ίωάννης ο Πρόδρομος έν τώ Τρούλλω, traslitterato: Hagios Ioannis ho Prodromos en tō Trullō. È la più piccola chiesa bizantina di Costantinopoli ancora esistente.
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La moschea di Kara Ahmet Pascià è una moschea ottomana situata a Istanbul, in Turchia.
La moschea di Kılıç Ali Pascià è una moschea ottomana situata a Istanbul, in Turchia. Fu costruita per volontà del capitan pascià Uluç Alì Pascià, ammiraglio e corsaro ottomano d’origine italiana al quale poi fu dedicata. Fu progettata dal grande architetto Sinān.
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La moschea del Kırmızı Minare (“moschea del minareto rosso”, in virtù del suo minareto realizzato in mattoni rossi) è una moschea imperiale ottomana situata a Istanbul, nel distretto di Beyoğlu, in Turchia. L’edificio è stato oggetto di restauri tra il 1889 e il 1994.
La moschea Küçük Mecidiye è una moschea imperiale ottomana situata a Istanbul, in Turchia.
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La moschea di Laleli (in turco: Laleli camii, “moschea dei Tulipani”) è una moschea imperiale ottomana situata a Laleli, un quartiere di Fatih (la città murata), a Istanbul, in Turchia.
La moschea fu costruita dal sultano Mustafa III negli anni 1760–1763, in stile barocco dall’architetto imperiale Mehmet Tahir Ağa.
Il complesso, poco dopo la sua costruzione, fu distrutto da un incendio nel 1783 e fu immediatamente riedificato.
Un nuovo incendio nel 1911 distrusse la madrasah, e interventi urbanistici nell’assetto viario circostante intaccarono il corpo della moschea.
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La moschea di Mesih Mehmed Paşa è una moschea ottomana situata a Istanbul, nel distretto Fatih, in Turchia.
La moschea di Molla Çelebi è una moschea imperiale ottomana situata a Istanbul, in Turchia.
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La moschea di Mihrimah Sultan (in lingua turca Mihrimah Sultan Camii) è una moschea ottomana situata vicino alla Porta di Adrianopoli (turco: Edirne Kapisi) delle mura bizantine di Istanbul in Turchia. Posta in cima alla sesta collina, è nel punto più elevato della città ed è la più visibile.
La moschea di Mihrimah Sultan venne progettata da Mimar Sinan (“Sinan l’architetto”) in onore della figlia favorita di Solimano il Magnifico, la principessa Mihrimah.
La sua costruzione ebbe inizio nel 1562 e venne terminata nel 1565.
Il complesso venne severamente danneggiato diverse volte dai terremoti (nel 1719, 1766, 1814 e 1894) e anche se sono stati compiuti sforzi per ripristinare la moschea, gli altri edifici del complesso hanno ricevuto meno attenzione.
La cupola è stata ulteriormente danneggiata dal terremoto di İzmit del 1999 ed ha richiesto dei restauri come la metà superiore del minareto.
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La moschea di Nusretiye è una moschea imperiale ottomana situata a Istanbul, in Turchia. Venne edificata nel 1823–1826 per ordine del sultano Mahmud II in uno stile ibrido tra la normale architettura islamica e l’architettura barocca.
La moschea di Muhammad Maarifi è una moschea imperiale ottomana situata a Istanbul, nel distretto di Kartal, in Turchia.
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La moschea di Nuruosmaniye (in lingua turca Nuruosmaniye Camii, “moschea della luce di Osman”) è una moschea ottomana sita a Çemberlitaş, nelle vicinanze di Fatih, distretto di Istanbul in Turchia.
Essa è considerata uno degli esempi più belli di architettura ottomana in stile barocco. Venne progettata dagli architetti Mustafa Ağa e Simon Kalfa su commissione del sultano Mahmud I e completata da suo fratello Osman III.
Gli architetti adottarono gli elementi stilistici del barocco. La moschea si distingue altresì per la mancanza della fontana per le abluzioni (şadırvan). Essa è ubicata vicino all’ingresso del Kapalıçarşı (Grand Bazaar), della colonna di Costantino e alla storica moschea di Atik Ali Paşa.
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La costruzione della moschea iniziò nel 1597. Fu commissionata da Safiye Sultan, moglie del sultano Murad III. Il primo architetto fu Davut Ağa, allievo del grande Sinan.
Alla sua morte nel 1599, Davut Aga fu sostituito da Dalgic Ahmed Cavus.
Il progetto fu ostacolato da difficoltà politiche: problemi finanziari e legati alla sua collocazione crearono dissensi a corte.
Il quartiere di Eminönü era il centro commerciale della città e ospitava una consistente comunità ebraica. Collocando in questo luogo la moschea, Safiye Sultan sperava di rafforzare la sfera d’influenza islamica in città, sfruttando il crescente malcontento dei commercianti nei confronti della propria controparte ebraica; questo fatto diede al sultano una giustificazione per la confisca dei terreni su cui poi fu costruito l’edificio sacro.
In ogni caso, l’enorme ammontare della spesa sollevò aspre critiche, in particolare da parte dei giannizzeri che da un lato osteggiavano il potere sempre più forte della Valide Sultan, dall’altro ritenevano che la spesa per la moschea fosse eccessiva e superflua. Safiye Sultan fu costretta ad abbandonare il progetto a causa della morte di Mehmed III.
Il nuovo sultano Ahmed I non aveva interesse a proseguire il progetto; Safiye Sultan fu rinchiusa nell’harem e la costruzione venne abbandonata.
La prima fondazione venne abbandonata e cadde in rovina, ciò che ne rimaneva fu distrutto da un incendio nel 1660. In seguito, l’architetto imperiale Mustafa Ağa suggerì che la Valide Sultan Turhan Hadice, madre del sultano Mehmed IV, completasse l’opera per devozione. L’edificazione fu conclusa nel 1663 ed inaugurata nel 1665.
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La moschea di Ortaköy (in turco: Ortaköy Camii), ufficialmente Büyük Mecidiye Camii (Grande moschea del Sultano Abdülmecid) è una moschea di Istanbul, Turchia situata sulle rive del Bosforo. Con la sua vista sul Bosforo e sul ponte, la moschea è una icona del quartiere di Ortaköy e dell’intera Istanbul.
Sul sito dell’attuale moschea di Ortaköy, in precedenza c’era un piccolo masjid, costruito nel 1720, e distrutto durante la rivolta di Halona Patrona nel 1731.
L’attuale moschea, eretta al suo posto, fu ordinata dal sultano ottomano Abdülmecid Ie costruita tra il 1854 e il 1856, sulle rovine del Palazzo Cantemir.
I suoi architetti furono il padre e figlio armeni Garabet Amira Balyan e Nigoğayos Balyan, che progettò anche il vicino Palazzo di Dolmabahçe e Moschea di Dolmabahçe, che lo progettarono in stile neobarocco.
La cupola della moschea era originariamente costruita in mattoni. Per via delle crepe sviluppatesi col tempo, è stata ricostruita con cemento.
Nel 1894 un terremoto danneggiò la moschea, che nel 1984 subì anche un lieve incendio. Pertanto, la struttura ha subito numerosi lavori di riparazione e restauro nel tempo. Oggi è in buone condizioni.
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La moschea di Sinan Pascià è una moschea ottomana situata nel quartiere densamente popolato di Beşiktaş, a Istanbul, in Turchia.
Fu costruito dall’architetto ottomano Mimar Sinan per l’ammiraglio Sinan Pascià. La türbe (mausoleo) di Khayr al-Dīn Barbarossa si trova proprio di fronte.
La moschea fu finanziata dall’ammiraglio ottomano Sinan Pascià che era il fratello minore del gran visir Rüstem Pascià.
La moschea fu progettata dall’architetto imperiale Mimar Sinan. Sinan Pascià morì nel 1554 e i lavori iniziarono dopo la sua morte.
L’iscrizione di fondazione araba dorata sopra il portale ad arco della moschea registra la data di completamento come novembre/dicembre 1555. L’iscrizione turca scolpita intorno al bacino della fontana di marmo bianco nel cortile registra la data del 1555-56.
La moschea di Şemsi Pascià è una moschea ottomana situata a Istanbul, in Turchia. Del complesso della moschea fa parte anche la Türbe del pascià per costruire la quale il granduca di Toscana inviò appositamente dei marmi nel 1584.
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La moschea di Sehzade (in lingua turca Şehzade Camii, lett. “Moschea del principe”) è una moschea ottomana situata del distretto di Fatih, su una collina di Istanbul in Turchia. Essa è anche nota come “moschea del principe”.
La moschea di Sehzade venne commissionata dal sultano Solimano il Magnifico in memoria del suo figlio maggiore, principe (in Turco: Şehzade) Mehmet, che morì di vaiolo, all’età di 21 anni, nel 1543, anche se alcuni propendono per una diversa causa. Essa fu il primo lavoro importante dell’architetto Mimar Sinan e venne completata nel 1548.
Viene considerata, dagli storici dell’arte, come il primo capolavoro dell’architettura ottomana classica
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Moschea di Rüstem Pascià
La moschea di Rüstem Pascià (in turco Rüstem Paşa Camii) è una moschea ottomana di Istanbul, Turchia. Si trova nell’affollato quartiere commerciale di Tahtakale, nel distretto di Eminönü, nella penisola storica di Istanbul.
Nelle sue vicinanze vi sono il Bazar Egiziano (Mısır Çarşısı) e il Ponte di Galata.
La moschea fu progettata dal famoso architetto imperiale ottomano Mimar Sinan (1489/1588), e dedicata al gran visir del sultano Solimano I (in turco Süleyman, regno 1520/1566) Rüstem Pascià (morto nel 1561), di origine Bosniaca e marito di Mihrimah, una delle figlie del sultano.
La moschea fu iniziata nel 1561 e terminata nel 1563, e nei secoli successivi venne più volte restaurata a causa dei terremoti.
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La moschea di Rum Mehmed Pascià (in Turco: Rum Mehmet Paşa Camii) è un’antica moschea ottomana situata nell’ampio e densamente popolato quartiere di Scutari (Üsküdar), sul lato anatolico del Bosforo, ad Istanbul, in Turchia. Fu costruito per il Gran Visir Rum Mehmed Pascià, di origine greca.
La moschea combina elementi architettonici di stili ottomano e bizantino.
La targa inscrittiva della moschea, composta in arabo, data l’edificio all’876 (1471 del calendario gregoriano).
È stata restaurata nel 1953.
Nel XV secolo furono costruiti anche edifici adiacenti, una madrasa, i bagni pubblici (hammam) e una mensa per i poveri (imaret).
La madrasa non esiste più mentre rimangono alcune pareti dai bagni e dalla mensa. Il quartiere della moschea prende ancora il nome dal gran visir.
La moschea è composta da un portico a cinque archi che conduce in una sala centrale quadrata. Il portico è coperto da cupole che sono state ricostruite durante il restauro del 1953. Le sue colonne di marmo terminano con capitelli di sezione ovale. Passando attraverso il portale a muqarnaṣ, due gradini conducono nella sala centrale a cupola.
La cupola, di 11,15 metri di diametro, è sostenuta da pennacchi. A sud, il mihrab è posto in un’estensione rettangolare della sala centrale sollevata da un gradino e coperta da una semi-cupola. Questa disposizione, utilizzata per la prima volta nella moschea originale di Fatih, fu abbandonata dopo la Moschea Atik Ali Pascià.
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La moschea di Sokollu Mehmet Pascià è una moschea ottomana situata a Istanbul, in Turchia.
La moschea Teşvikiye è una moschea imperiale ottomana situata a Istanbul, in Turchia.
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La moschea di Solimano il Magnifico (Süleymaniye camil), assai più nota semplicemente come Suleymaniye, è una moschea imperiale ottomana di Istanbul costruita tra il 1550 e il 1557.
Questa moschea è situata sul terzo colle di Istanbul, nella parte occidentale della città, il terreno di questo colle declina rapidamente verso il Corno d’oro e perciò furono necessarie vaste fondazioni in pietra.
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La Sultanahmet camii o Sultan Ahmet camii (pronuncia [ˈʤaːmi.i]), meglio conosciuta come Moschea Blu, è una delle più importanti moschee di Istanbul, costruita dall’architetto turco di origine albanese Sedefkar Mehmed Agha. Essa si trova nel distretto di Fatih (che coincide con la città murata), nel mahalle (quartiere) di Sultanahmet, che prende il nome dalla moschea stessa.
Dopo la pace di Zsitvatorok e gli sfortunati risultati della guerra con la Persia, il sultano Ahmed I decise di costruire una grande moschea a Istanbul per riaffermare il potere ottomano. Questa fu la prima moschea imperiale costruita ad Istanbul dopo la moschea di Solimano, eretta quarant’anni prima. Mentre i suoi predecessori innalzarono moschee con il proprio patrimonio personale, Ahmet I utilizzò denaro pubblico, dal momento che non aveva ottenuto consistenti vittorie militari, provocando il dissenso degli ulamā.
La moschea fu edificata su parte del sito del Gran Palazzo di Costantinopoli, di fronte ad Hagia Sophia (a quel tempo la più venerata moschea di Istanbul) e all’ippodromo, un altro sito di grande valenza simbolica.
La costruzione della moschea iniziò nel 1609: lo stesso sultano diede avvio ai lavori.
Era, infatti, sua intenzione che questa moschea divenisse il luogo di culto più importante dell’Impero. Scelse per sovraintendere ai lavori il suo architetto Sedefkar Mehmed Agha, prima allievo e poi assistente di Sinān.
L’organizzazione della costruzione fu meticolosamente descritta in otto volumi ora conservati nella biblioteca del Palazzo di Topkapı. La cerimonia di apertura avvenne nel 1617 (benché il cancello della moschea ricordi l’anno precedente) e il sultano poté pregare nel proprio spazio (hünkâr mahfil). I lavori di completamento si conclusero sotto il successore di Ahmet Mustafa I.
L’immagine della moschea venne stampata sulle banconote da 500 lire in corso negli anni 1953-1976
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La moschea di Yavuz Selim è una moschea imperiale ottomana situata a Istanbul, in Turchia, costruita su disposizione del sultano Solimano e dedicata al padre, il sultano Selim I.
Sorge sul quinto colle di Istanbul e dalle sue terrazze si gode uno splendido panorama della città. È interessante, nelle pertinenze della moschea, la presenza di sarcofagi bizantini, finemente decorati.
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La moschea di Yeni Valide è una moschea imperiale ottomana situata a Istanbul, in Turchia.
La moschea di Zeynep Sultan è una moschea imperiale ottomana situata a Istanbul, in Turchia.
La moschea di Yıldız Hamidiye è una moschea imperiale ottomana situata a Istanbul, in Turchia.
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La moschea di Zal Mahmud Pascià è una moschea ottomana situata a Istanbul, in Turchia.
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