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Cosa vedere a Mardin
Vuoi visitare a Mardin ? Ecco alcuni consigli su Cosa vedere a Mardin.
Mardin è una città di 120.000 abitanti della Turchia sud-orientale, situata nella regione storica della Mesopotamia, 20 km a nord del confine con la Siria.
Si tratta di una città piuttosto antica, che sorge in una posizione molto strategica, su una collina rocciosa fra i 1.000 ed i 1.100 metri d’altitudine, dalla quale si riusciva a controllare un’ampia porzione della fertile pianura sottostante; il suo nome deriva dall’aramaico e significa fortezza.
Mardin è passata sotto diverse dominazioni nel corso della sua storia, con gran parte degli edifici di maggior bellezza e valore risalenti al periodo della dinastia turca degli Artuqidi, che regnò dai primi anni del XII secolo fino agli inizi del XV secolo.
La popolazione è costituita da varie etnie, con sostanziose comunità di arabi, assiri e curdi;
Mardin si differenzia inoltre dalle altre città turche per la sua architettura araba, con affascinanti edifici religiosi e sontuosi palazzi trasformati in alcuni casi in lussuosi hotel in cui respirare un’atmosfera medio-orientale.
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La Madrasa di Kasımiye era un’antica scuola islamica situata nell’estremità occidentale di Mardin; la sua costruzione iniziò alla fine del dominio artuqide e venne completata in seguito dai conquistatori turkmeni nel 1445.
Si tratta di uno degli edifici più grandi della città, il quale si sviluppa su due piani attorno ad un bel cortile interno, che contiene anche una piscina; del complesso fa inoltre parte una moschea.
Madrasa di Zinciriye
La Madrasa di Zinciriye è stata aperta nel 1385, durante il regno dell’ultimo sultano degli Artuqidi, Isa; si trova poco sotto al castello e dalla sua posizione privilegiata si possono osservare sia la città sottostante che la vasta pianura a sud.
Ha una forma rettangolare, si sviluppa su due piani e comprende stanze ed edifici adibiti a varie funzionalità, come aule, dormitori e sale di preghiera; rimase in funzione fino agli anni 1920, prima che la riforma religiosa voluta da Atatürk ne decretasse la sua chiusura.
Monastero di Deyrulzafaran
Il Monastero di Deyrulzafaran (Mor Hananyo) sorge vicino al piccolo villaggio di Eskikale, alcuni chilometri a sud-est di Mardin; è un importante luogo di culto della chiesa ortodosso siriaca.
Meglio conosciuto col suo soprannome, Monastero dello Zafferano, in relazione al colore delle sue pietre, prese il posto nel 493 d.C. di una precedente cittadella di epoca romana, riconvertita e modificata per adempiere al nuovo scopo; dispone di ben 365 stanze, una per ogni giorno dell’anno.
Museo di Mardin
Nel Museo di Mardin viene ripercorsa la storia della città e della regione a partire dall’Età del Bronzo; sono esposti pezzi e reperti di vario genere, fra cui utensili, monete, ceramiche, stampe e gioielli.
La sezione etnografica ha una bella collezione di indumenti ed accessori (orecchini, braccialetti, collane, ecc.) realizzati in particolare in argento, un metallo lavorato da secoli nella provincia di Mardin.
Il museo è ospitato dal 1995 in un sontuoso edificio appartenuto in precedenza alla Chiesa siro-cattolica di Antiochia ed utilizzato sia per scopi religiosi che per altre finalità.
Museo Sakıp Sabancı
Il Museo Sakıp Sabancı è stato aperto nel 2009 per far conoscere Mardin, con opere legate alla storia, al turismo ed all’architettura di questa città; ospita inoltre la galleria d’arte Dilek Sabanci.
Prende il nome dall’uomo d’affari turco Sakıp Sabancı, che ne finanziò la realizzazione, sia direttamente che in seguito alla sua morte tramite la Sabancı Foundation.
Grande Moschea di Mardin
La Grande Moschea è uno degli edifici più iconici di Mardin ed è stata edificata nel corso del XII secolo d.C., nel periodo di massimo sviluppo della dinastia Artuqide, anche se l’edificio attuale è stato in gran parte ricostruito, ma nello stesso stile, agli inizi del XIX secolo, in seguito ad un colpo di artiglieria sparato durante la conquista della città da parte del sultano ottomano Rashid Pasha.
Si può intravedere da una discreta distanza grazie al suo bel minareto, che in origine ne aveva uno gemello accanto, andato però irrimediabilmente distrutto.
Castello di Mardin
La città è dominata da un castello costruito sullo sperone roccioso sovrastante il centro storico, conosciuto anche come Nido dell’Aquila, con le prime fortificazioni risalenti a quasi 3.000 anni fa.
Oggi viene utilizzato come base militare e non è quindi possibile visitarne le rovine, costituite da alcune mura, ma si può comunque raggiungerne la base, da dove si gode di uno splendido panorama su Mardin e sulle pianure della Mesopotamia.
Antica Città di Dara
Dara era un’antica città abitata fin dal 507 a.C., ma che si sviluppò in particolare durante l’Impero Bizantino, in una zona di scontro con i Persiani; oggi è situata pochi chilometri a nord del confine con la Siria, a sud-est di Mardin.
Gli scavi archeologici hanno riportato alla luce solo alcune parti dell’antica città, come l’area dell’agorà, la piazza principale, delle cisterne d’acqua e la necropoli, scavata direttamente nella roccia calcarea, che costituisce forse l’attrazione più interessante ed affascinante di questo sito storico.
Come arrivare a Mardin
Il volo da uno dei due aeroporti di Istanbul, utilizzati da Turkish Airlines, AnadoluJet e Pegasus Airlines, dura poco meno di 2 ore, con ticket di sola andata che costano circa 40 €; in alternativa si può utilizzare lo scalo di Diyarbakir, situato a poco meno di 100 km di distanza, con voli più frequenti e generalmente a prezzo più basso di una decina di Euro.
Mardin si può raggiungere anche in autobus dalla città di Şanlıurfa, posta circa 200 km più ad ovest, con viaggio della durata di 3 ore e biglietti al prezzo di 3-4 €.
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